Recupero del credito
v Processo ordinario
v Ricorso per decreto ingiuntivo
v Mediazione
v Transazione
v Negoziazione
Nel contesto economico attuale, caratterizzato da crescente incertezza finanziaria, riduzione dei margini di profitto e difficoltà di liquidità, il recupero di un credito liquido ed esigibile rappresenta spesso una sfida complessa e delicata, oltre che un’esperienza particolarmente stressante
Da un lato si assiste a una sempre più frequente riluttanza da parte del debitore a onorare i propri impegni, spesso giustificando tale inerzia con generiche e non meglio precisate “difficoltà economiche” che ne inficiano la solvibilità
Dal lato del creditore possono inserirsi anche questioni di natura personale che complicano ulteriormente la situazione (come la paura di eventuali conseguenze legali o di deterioramento dei rapporti commerciali) e che lo porteranno a non agire per lungo tempo, fino alla perdita del diritto di credito per scadenza del termine di prescrizione
Rimedi per il soddisfacimento del credito insoluto
Fortunatamente, la legge e la prassi negoziale hanno sviluppato nel tempo una serie di rimedi come:
· Soluzione bonaria di tipo transattivo: al fine di preservare i rapporti tra debitore e creditore è opportuno tentare di risolvere la controversia tramite procedimenti stragiudiziali di negoziazione assistita o mediazione, molto più celeri ed economici rispetto all'esperimento di un processo ordinario. Questi strumenti saranno mirati a tradurre in maniera equilibrata le ragioni di entrambe le parti in un accordo finale (transazione)
· Diffida di pagamento: per poter azionare un procedimento di recupero di un credito occorre seguire una serie di passaggi che dal punto di vista pratico servono al creditore non solo ad ammonire il debitore in merito all’ intenzione di agire in giudizio nei suoi confronti, ma anche per potersi premunire di elementi di prova, la cui carenza potrebbe pregiudicare il buon esito del processo
· Procedimenti giudiziali esecutivi: una volta che il creditore si è munito di un titolo valido (sentenza, decreto ingiuntivo, ecc) il percorso è tutt’altro che terminato in quanto, in caso di persistente comportamento ostruzionistico da parte del debitore, occorrerà avviare ulteriori azioni legali di tipo esecutivo al fine di ottenere il soddisfacimento del credito, come il pignoramento di somme di denaro presso la banca o altri istituti di credito, ma anche azioni cautelari come il sequestro di beni del debitore
· Cessione del credito: in alcuni casi può essere opportuno trasferire il credito a terzi per recuperare il credito più rapidamente, sebbene in misura inferiore rispetto al suo valore nominale
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